Direttore Sanitario: dott.sa Ilde Cicchinelli - Autorizzazione DCA U00433

Creatinina alta: cosa significa nei tuoi esami del sangue

Ti è mai capitato di ritirare le analisi del sangue e trovarti davanti quel valore che suona un po’ misterioso: la creatinina? Magari fino a ieri non sapevi nemmeno che esistesse, e oggi ti ritrovi a leggere quel numero un po' più alto del normale. Così, come spesso succede, la mente corre veloce: cosa significa? Devo preoccuparmi? È grave? Si può abbassare? E soprattutto: da cosa dipende?

La creatinina è una di quelle analisi che spesso compaiono tra i risultati di routine del sangue, ma che raccontano molto di più di quanto immaginiamo. Si tratta infatti di uno dei principali indici utilizzati per monitorare il buon funzionamento dei reni, quei due organi fondamentali per filtrare il sangue e mantenere l’equilibrio dell’organismo.

Quando il valore di creatinina nel sangue risulta alto, può essere il campanello d’allarme di qualcosa che non sta funzionando al meglio nel nostro sistema di filtraggio. Ma attenzione: un valore fuori norma non significa necessariamente che ci sia una patologia grave in atto. Ci sono molteplici fattori che possono far aumentare la creatinina, alcuni transitori e facilmente correggibili, altri più significativi e da approfondire.

In questa guida completa cercheremo di fare chiarezza. Ti accompagnerò passo passo per capire:

  • cosa misura esattamente la creatinina
  • quali sono i valori normali
  • quali sono le cause più frequenti di un valore elevato
  • quando preoccuparsi e quando no
  • cosa si può fare per abbassarla
  • quali esami correlati possono essere utili

Se sei qui perché hai appena ricevuto il tuo referto con la voce "creatinina alta", o se stai cercando informazioni per un tuo familiare, sei nel posto giusto. Procediamo con ordine e con parole semplici.

Cos’è la creatinina e a cosa serve

La creatinina: un prodotto di "scarto" molto utile per capire la nostra salute

Quando parliamo di creatinina, ci riferiamo a una sostanza che il nostro corpo produce in continuazione, senza che ce ne accorgiamo. La creatinina, infatti, è un sottoprodotto naturale del metabolismo muscolare.

Ogni volta che i nostri muscoli lavorano – anche semplicemente quando camminiamo, ci muoviamo o respiriamo – producono creatina, una sostanza coinvolta nel rifornimento energetico dei muscoli. Una piccola parte di questa creatina si trasforma in creatinina, che finisce poi nel sangue.

Il compito principale di smaltire la creatinina spetta ai reni. Sono loro, come dei veri e propri filtri naturali, a eliminare la creatinina dal sangue attraverso le urine. E proprio per questo motivo il valore della creatinina diventa un indicatore molto importante per valutare l’efficienza renale: se i reni non lavorano bene, il livello di creatinina nel sangue tende ad aumentare.

Perché si misura la creatinina nel sangue

Quando il medico prescrive gli esami del sangue completi (a tal proposito, il nostro laboratorio ha creato un pacchetto dedicato agli Esami del sangue completi), la creatinina è quasi sempre uno dei parametri inclusi. Questo perché rappresenta uno dei modi più semplici, rapidi ed economici per avere una prima indicazione sullo stato dei reni.

Il test misura la concentrazione di creatinina nel sangue (solitamente espressa in mg/dL) e può essere completato da altri esami correlati, come:

  • la clearance della creatinina (che valuta la capacità di filtraggio dei reni in modo più preciso)
  • il GFR (tasso di filtrazione glomerulare), che stima la funzionalità renale in base a età, sesso e peso
  • gli esami delle urine, che possono indicare eventuali anomalie nella filtrazione

Un valore alterato di creatinina, isolato, non è sufficiente da solo per una diagnosi, ma rappresenta spesso il primo campanello d’allarme che spinge il medico a indagare più a fondo.

Chi deve controllare la creatinina?

In realtà, tutti dovrebbero includere periodicamente la creatinina nei controlli di routine. Ma ci sono alcune categorie per cui il monitoraggio è particolarmente importante:

  • persone con ipertensione o diabete (fattori di rischio per danno renale)
  • soggetti in terapia con farmaci che possono affaticare i reni (antibiotici, diuretici, chemioterapici)
  • pazienti con familiarità per insufficienza renale
  • sportivi che assumono integratori a base di creatina
  • anziani, nei quali la funzionalità renale può fisiologicamente ridursi

👉 Se stai già seguendo un Check-up Completo, probabilmente il dosaggio della creatinina è già stato previsto tra gli esami standard.

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Creatinina alta: cosa significa e quali sono i valori normali

Quando possiamo parlare di creatinina alta?

Molte persone ricevono i risultati degli esami e si trovano davanti a questa voce: "Creatinina alta". A quel punto iniziano i dubbi, la preoccupazione, le ricerche online. E come spesso accade, tra le informazioni corrette si trovano anche tante mezze verità o allarmismi inutili.

Partiamo con ordine: la creatinina alta nel sangue sta significare che c’è una concentrazione superiore alla norma di questa sostanza di scarto. Questo può significare che i reni stanno facendo fatica a filtrare correttamente il sangue.

Non sempre, però, dietro a un valore elevato si nasconde una malattia grave: esistono tante possibili spiegazioni che vanno considerate nel contesto complessivo.

I valori normali della creatinina nel sangue

I valori di riferimento possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma in generale:

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Categoria

Valore normale (mg/dL)

Uomini adulti

0,7 – 1,3

Donne adulte

0,6 – 1,1

Anziani

spesso valori leggermente inferiori, ma variabili

Bambini

0,3 – 0,7

Quando la creatinina supera questi limiti parliamo di creatinina alta. Più il valore si discosta dalla norma, maggiore è il sospetto di una possibile sofferenza renale. Per esempio:

  • Creatinina a 1,5 mg/dL: lieve aumento, da valutare con altri parametri.
  • Creatinina tra 2 e 4 mg/dL: possibile insufficienza renale moderata.
  • Creatinina superiore a 5 mg/dL: quadro più serio che richiede indagini approfondite.
Attenzione però: un valore leggermente fuori range può dipendere anche da fattori temporanei o reversibili. È il quadro clinico completo a fare la differenza.

Quando preoccuparsi davvero?

Se leggendo i tuoi esami hai trovato la scritta "creatinina alta", il consiglio è non farsi prendere subito dall’ansia. Spesso il medico ti chiederà di ripetere gli esami dopo qualche settimana e di controllare contemporaneamente altri indici:

  • GFR (tasso di filtrazione glomerulare)
  • Azotemia
  • Esami delle urine
Se l'alterazione persiste e si accompagna ad altri segni, allora sì, serve capire quale sia la causa (che vedremo nella prossima sezione).

Ad esempio: Giovanni, 52 anni, ha ritirato le analisi e ha visto una creatinina a 1,4 mg/dL. Un valore un po' sopra la norma. Il suo medico, conoscendo il suo lieve sovrappeso e la recente terapia antibiotica, gli ha prescritto un secondo controllo dopo un mese: la creatinina è tornata regolare senza ulteriori problemi.

👉 È proprio per evitare allarmismi e diagnosi fai-da-te che consigliamo sempre di valutare i dati insieme a un professionista, eventualmente integrando le analisi con un profilo salute uomo/donna per avere un quadro completo.

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Categoria Valori Normali (mg/dL) Quando preoccuparsi
Uomini 0.7 – 1.3 Oltre 1.3
Donne 0.5 – 1.1 Oltre 1.1
Anziani Può essere leggermente più alto Oltre 1.3
Bambini 0.3 – 0.7 Oltre 0.7

Le cause della creatinina alta: cosa può nascondersi dietro il valore elevato

Quando il referto delle analisi ci mostra un valore di creatinina alta, la prima reazione è spesso quella di spavento. Ma prima di cedere all’ansia, è importante capire che dietro questo valore possono esserci molte cause diverse, non tutte necessariamente gravi. Anzi, a volte la creatinina può essere temporaneamente elevata per ragioni assolutamente reversibili.

Quando la creatinina alta non indica un vero problema: i falsi allarmi

Partiamo da un concetto che tranquillizza subito molti pazienti: non sempre la creatinina alta è il segno di una malattia renale. Ci sono diverse situazioni in cui l'aumento è transitorio, legato a condizioni momentanee o a fattori esterni.

Ad esempio:

  • Dopo uno sforzo fisico intenso: se hai fatto attività sportiva importante poco prima del prelievo, i muscoli possono rilasciare più creatinina nel sangue.
  • Diete iperproteiche o ricche di carne rossa: l’alimentazione incide sulla produzione di creatinina. Alcuni regimi alimentari molto ricchi di proteine animali possono temporaneamente aumentare i livelli.
  • Disidratazione: anche una semplice disidratazione (ad esempio, se hai bevuto poco nei giorni precedenti o dopo un episodio di diarrea) può far salire il valore perché il sangue risulta più concentrato.

In questi casi, spesso basta ripetere l’esame a distanza di qualche giorno per ritrovare valori nella norma. Non a caso, i medici raccomandano sempre di eseguire gli esami del sangue completi (come quelli disponibili nel nostro laboratorio qui) in condizioni di riposo e ben idratati.

Cause patologiche: quando è il rene a far fatica

Il discorso cambia se i valori rimangono elevati nel tempo o mostrano una tendenza progressiva alla crescita. In questi casi, la creatinina alta può segnalare un problema a livello renale, in particolare una ridotta capacità dei reni di filtrare i prodotti di scarto dal sangue.

Le principali patologie renali che possono alzare la creatinina sono:

  • Insufficienza renale cronica: il rene perde gradualmente la capacità di filtrare correttamente il sangue.
  • Glomerulonefrite: una infiammazione dei glomeruli renali che ostacola la funzione filtrante.
  • Malattie renali ostruttive: ad esempio calcoli renali o ipertrofia prostatica, che possono rallentare il flusso di urina e accumulare creatinina nel sangue.
  • Malattie autoimmuni: patologie come il lupus possono aggredire i reni e alterare la loro funzionalità.

Altre condizioni mediche che possono alzare la creatinina

Oltre ai problemi strettamente renali, esistono altri disturbi che indirettamente possono causare un aumento della creatinina:

  • Diabete non controllato: può danneggiare i piccoli vasi sanguigni nei reni (nefropatia diabetica).
  • Ipertensione arteriosa cronica: l’aumento prolungato della pressione può ridurre la perfusione renale.
  • Malattie cardiovascolari gravi: lo scompenso cardiaco può alterare il flusso di sangue ai reni.
  • Infezioni severe: setticemie o infezioni urinarie complicate possono compromettere la funzione renale temporaneamente.
  • Farmaci nefrotossici: alcuni medicinali, se usati a lungo o ad alte dosi, possono danneggiare i reni. Tra questi troviamo gli antinfiammatori non steroidei (FANS), alcuni antibiotici, chemioterapici e mezzi di contrasto radiologici.
Un caso reale che aiuta a capire Prendiamo la storia di Lucia, 56 anni. Dopo una settimana di influenza intestinale, con vomito e diarrea, si reca a fare le analisi consigliate dal medico curante. Il referto mostra una creatinina alta a 1,35 mg/dL. Lucia si preoccupa, ma il medico nota la recente disidratazione e consiglia di ristabilire l’idratazione e ripetere l’esame dopo 10 giorni. Al secondo prelievo, la creatinina è tornata nella norma. In questo caso, si è trattato solo di un aumento temporaneo e non di un reale danno renale.

Sintomi della creatinina alta e quando preoccuparsi davvero

Uno degli aspetti che spesso crea confusione nei pazienti è proprio questo: la creatinina alta dà sintomi? Si avverte? Ci si può accorgere prima che arrivi il referto?

La risposta più onesta è: dipende. Nella maggior parte dei casi, specialmente se l’aumento è lieve o occasionale, la creatinina alta non provoca alcun disturbo evidente. Non a caso, tantissime persone scoprono di avere valori alterati solo dopo aver effettuato un semplice esame del sangue di routine.

Quando la creatinina alta non si fa sentire

Se il valore della creatinina è appena sopra la norma, e la causa è transitoria (ad esempio, disidratazione o alimentazione ricca di carne), molto spesso non ci sono sintomi percepibili. Il corpo riesce ancora a mantenere il suo equilibrio generale e il paziente si sente bene.

È proprio per questo motivo che le analisi periodiche — come il nostro Check-Up Completo — sono fondamentali: intercettano precocemente eventuali squilibri prima che il disturbo evolva in qualcosa di più serio.

Quando la creatinina alta è il campanello di un problema renale

Se invece il valore aumenta in modo persistente o progressivo, allora cominciano ad apparire alcuni sintomi più specifici, soprattutto legati a un accumulo di scorie nel sangue dovuto alla ridotta funzione renale.

I principali campanelli d’allarme possono essere:

  • Stanchezza persistente: il primo segnale, spesso sottovalutato, è una spossatezza continua anche dopo il riposo.
  • Nausea e perdita di appetito: quando le tossine si accumulano, possono comparire disturbi gastrointestinali.
  • Gonfiore a piedi e caviglie: i reni non drenano bene i liquidi, che ristagnano nei tessuti.
  • Aumento della pressione arteriosa: il malfunzionamento renale incide sulla regolazione della pressione.
  • Difficoltà di concentrazione: l’accumulo di tossine nel sangue può influire sulla lucidità mentale.
  • Disturbi urinari: a volte cambia la quantità e il colore delle urine.

È importante sottolineare che non serve attendere la comparsa dei sintomi per indagare: spesso, quando i sintomi sono evidenti, la funzione renale può essere già compromessa in modo significativo.

Quando è il momento di preoccuparsi?

Un aumento della creatinina richiede attenzione soprattutto se:

  • il valore supera stabilmente i 1,3-1,5 mg/dL negli adulti (con variabili legate al sesso e all’età);
  • si associa ad altri parametri alterati (urea, eGFR, azotemia);
  • c’è una storia familiare di malattie renali;
  • si presentano i sintomi sopra descritti.

Un esempio che aiuta a chiarire

Marco, 62 anni, esegue gli esami dopo un periodo di grande stanchezza e sonnolenza continua. La creatinina risulta a 1,8 mg/dL. Gli ulteriori accertamenti mostrano una riduzione del filtrato glomerulare. Grazie a controlli approfonditi, viene diagnosticata una insufficienza renale in fase iniziale. Un intervento tempestivo sulla dieta, la pressione e la terapia farmacologica permette a Marco di stabilizzare la situazione e rallentare l’evoluzione della malattia.

Come abbassare la creatinina alta: rimedi, cure e consigli pratici

Scoprire di avere la creatinina alta può generare preoccupazione. Ed è comprensibile: parliamo infatti di un indicatore chiave della salute renale, e quando supera certi valori è normale chiedersi: “Cosa posso fare per abbassarla?”.
La buona notizia è che esistono diverse strategie efficaci — sia preventive che terapeutiche — per gestire e, in alcuni casi, migliorare i valori di creatinina.

La prima regola: individuare la causa esatta

Non esiste un’unica soluzione valida per tutti. La cura parte sempre da un principio fondamentale: capire perché la creatinina è aumentata.

Se il rialzo è momentaneo, causato ad esempio da disidratazione, febbre o un’intensa attività sportiva, nella maggior parte dei casi basta reidratarsi e riposare perché i valori tornino nella norma.

Se invece la causa è legata a un danno renale o ad altre patologie croniche, è essenziale intervenire più in profondità.

Per avere un quadro completo è utile eseguire un profilo salute uomo/donna o un check-up completo, che permettono di valutare tutti i parametri correlati.

Cambiamenti nello stile di vita: il primo vero “farmaco”

Per chi ha la creatinina alta in modo stabile o cronico, uno dei primi approcci consigliati dai nefrologi è proprio modificare alcune abitudini quotidiane:

  • Bere la giusta quantità di acqua: idratarsi aiuta i reni a filtrare le scorie. Ma attenzione: in caso di insufficienza renale avanzata, sarà il medico a stabilire quanta acqua assumere.
  • Ridurre il consumo di sale: meno sodio significa meno pressione sui reni.
  • Limitare le proteine in eccesso: una dieta iperproteica può affaticare i reni. Non significa eliminare le proteine, ma dosarle con criterio.
  • Attività fisica regolare ma moderata: il movimento aiuta la circolazione e il metabolismo, ma vanno evitate attività eccessivamente intense che possono aumentare transitoriamente la creatinina.
  • Evitare il fumo e ridurre l’alcol: entrambi aumentano il rischio di danni vascolari e renali.
  • Controllo del peso: il sovrappeso è un importante fattore di rischio per l’insufficienza renale.

Le terapie farmacologiche

Se l’aumento della creatinina è dovuto a patologie renali, il medico può prescrivere:

  • Antipertensivi specifici (ACE-inibitori o sartani): non solo controllano la pressione, ma aiutano a proteggere il rene.
  • Farmaci per il controllo del diabete: mantenere glicemia e HbA1c sotto controllo riduce il danno renale.
  • Integratori e vitamine specifiche: in caso di carenze nutrizionali.
  • Chelanti del fosforo e terapie mirate: nei casi più avanzati.

Mai affidarsi al fai-da-te: solo il nefrologo può stabilire quali terapie siano indicate, in base al quadro clinico generale.

Rimedi naturali: attenzione ai falsi miti

In rete si leggono molti rimedi "miracolosi" per abbassare la creatinina alta. Tisane depurative, erbe drenanti, integratori esotici…
In realtà, non esiste alcun rimedio naturale universalmente efficace e sicuro per questa problematica. Alcuni fitoterapici, se assunti senza controllo medico, possono persino essere dannosi per i reni già compromessi.

Prima di assumere qualunque integratore, è sempre consigliabile confrontarsi con il proprio specialista.

FAQ – Domande frequenti sulla creatinina alta

Cos’è la creatinina?

La creatinina è una sostanza di scarto prodotta dal metabolismo muscolare. I nostri muscoli, quando si contraggono, rilasciano creatina che viene poi trasformata in creatinina. Questa, tramite il sangue, arriva ai reni che la filtrano e la eliminano attraverso le urine. Per questo motivo, i livelli di creatinina nel sangue rappresentano un indicatore molto sensibile della funzione renale.

Quando la creatinina è considerata alta?

I valori normali di creatinina possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma generalmente:

  • Donne: 0,5 – 1,1 mg/dL
  • Uomini: 0,7 – 1,3 mg/dL

Si parla di creatinina alta quando i valori superano stabilmente queste soglie. In alcuni casi si osservano valori molto più elevati (2-5 mg/dL e oltre), indicativi di un’insufficienza renale più importante.

Quali sono le cause principali della creatinina alta?

Le cause sono molteplici. Le più comuni includono:

  • Insufficienza renale cronica
  • Disidratazione
  • Sforzi fisici intensi
  • Infezioni urinarie gravi
  • Diabete non controllato
  • Ipertensione arteriosa
  • Farmaci nefrotossici (antinfiammatori, antibiotici)
  • Malattie autoimmuni o glomerulonefriti

Quali sono i sintomi della creatinina alta?

Nelle fasi iniziali la creatinina alta può essere asintomatica. Con il progredire del danno renale possono comparire:

  • Stanchezza persistente
  • Gonfiore di gambe e caviglie
  • Nausea e inappetenza
  • Prurito cutaneo
  • Difficoltà di concentrazione
  • Minzione ridotta o alterata
  • Pressione alta

Come si misura la creatinina?

La creatinina si misura attraverso un semplice esame del sangue, solitamente incluso nei pacchetti di esami completi o nei check-up preventivi. Talvolta viene associata anche al test della clearance della creatinina o al calcolo del filtrato glomerulare (eGFR) per valutare la funzionalità renale complessiva.

Quando preoccuparsi per la creatinina alta?

È importante non sottovalutare valori stabilmente superiori al normale. In particolare, se:

  • Supera 1,5-2 mg/dL
  • I valori aumentano rapidamente
  • È presente familiarità per malattie renali
  • Compaiono sintomi correlati

In questi casi è fondamentale approfondire con esami specifici e la valutazione di un nefrologo.

La creatinina alta può dipendere dallo sport?

Sì. Gli sportivi, in particolare chi pratica attività intense come il body building, possono avere creatinina alta per un aumento della massa muscolare. In questi casi si parla di "falso positivo", non necessariamente indicativo di danno renale. Anche un esercizio fisico molto intenso nelle 24-48 ore precedenti al prelievo può temporaneamente elevare i valori.

La dieta può influenzare i valori di creatinina?

In parte sì. Un’elevata assunzione di carne rossa o proteine animali può aumentare la creatinina. Per questo motivo, nei soggetti con insufficienza renale si consiglia spesso una dieta con un apporto proteico controllato, sempre sotto indicazione medica o nutrizionale.

Quali esami fare in caso di creatinina alta?

Oltre al semplice dosaggio della creatinina, spesso vengono richiesti:

  • eGFR (filtrato glomerulare stimato)
  • Azotemia
  • Esami elettrolitici (sodio, potassio)
  • Esame urine
  • Ecografia renale
  • Proteinuria
  • Leucociti nelle urine

Come si cura la creatinina alta?

La cura dipende dalla causa. Spesso si agisce su:

  • Idratazione adeguata
  • Correzione di diabete e ipertensione
  • Riduzione di farmaci dannosi per i reni
  • Dieta controllata
  • Trattamenti specifici per le malattie renali croniche
  • In casi avanzati, dialisi o trapianto renale

La creatinina alta può essere reversibile?

In molti casi sì. Se la creatinina alta è legata a fattori temporanei come disidratazione, uso di farmaci o sforzi fisici intensi, i valori possono tornare alla norma una volta risolto il problema. Anche in presenza di condizioni croniche, come l’insufficienza renale lieve, adottare un corretto stile di vita (idratazione, dieta equilibrata, riduzione del sale e controllo della pressione) può contribuire a rallentare l’eventuale peggioramento e stabilizzare i valori.

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